Paolo Gentiloni romano, classe ’54, è un giornalista, in parlamento dal 2001 è stato ministro con il governo Prodi dal 2006 al 2008, da Democrazia e libertà – La Margherita è poi stato tra i fondatori del Partito Democratico, nel governo Renzi era Ministro degli Esteri.
Ecco i suoi brillanti risultati:
– ha favorito la vendita di bombe agli Emirati Arabi per bombardare lo Yemen,
– ha aiutato Hillary Clinton attraverso un finanziamento alla ClintonFoundation,
– per liberare le 2 “cooperanti” Greta e Vanessa, ha pagato €13.000.000,00 ai terroristi di Jabhat al-Nusra, che li hanno usati per acquistare nuove armi,
– vuole cedere la sovranità alla UE per una fantomatica “Europa unita e democratica”,
– è a favore della creazione della figura di “profughi climatici” e di attribuirgli diritti d’asilo.
Per la quarta volta consecutiva probabilmente avremo un Presidente del Consiglio mai votato e voluto da nessuno, che non ha neppure un sostegno popolare (ricordiamo la sua candidatura alle primarie come sindaco a Roma arrivando terzo).
L’ennesimo burattino di Napolitano, ben visto dalla finanza, dalle banche e sopratutto dell’Unione Europea, chiamato a svendere la sovranità, fare acquisire la pensione d’oro ai parlamentari e a rifare una nuova legge elettorale (voluta da Renzi e firmata da Mattarella).
L’economia, i disoccupati, e le aziende in crisi ringraziano.
Nonostante la forte avanzata di un mondo moderno teso a disintegrare le forze della tradizione cancellandone perfino il ricordo, dobbiamo tenere presente che al di la della anglofonizzazione attiva nei Paesi Europei, i toponimi caratteristici dei luoghi in cui abitiamo […]
“Sarebbe ingenuo per i rivoluzionari attaccare il sistema senza usare qualche tecnologia moderna. Se non altro perché occorrono i mezzi di comunicazione per diffondere il messaggio. Ma dovrebbero usare la tecnologia moderna per un unico scopo: attaccare il sistema tecnologico.“ […]
(Francesco Carlesi -Stato e Partecipazione) La polemica riguardante gli interventi in campo sociale e previdenziale del fascismo non accenna a placarsi dopo 80 anni, rimanendo preda di una superficiale battaglia politica. L’esempio più recente è firmato dal bresciano Fausto Leali, […]