Nonostante la forte avanzata di un mondo moderno teso a disintegrare le forze della tradizione cancellandone perfino il ricordo, dobbiamo tenere presente che al di la della anglofonizzazione attiva nei Paesi Europei, i toponimi caratteristici dei luoghi in cui abitiamo sono rimasti invariati (non è così per tutte le località ad esempio quelle finite sotto il controllo slavo), aspetto interessante, considerando che si sono costituiti secoli o addirittura millenni fa. Vediamo pertanto cosa si cela dietro il nome della città di Brescia.
Probabilmente i primi bresciani furono i Galli Cenomani, dopo aver varcato le alpi intorno al IV secolo a.C. si instaurarono nell’areale attualmente occupato dalle città di Brescia e Verona che nonostante i campanilismi hanno molti aspetti etno-culturali da condividere. I Cenomani fecero del colle Cidneo il loro più importante insediamento e pertanto la loro capitale, da li partirono verso Roma per le razzie nel 380 a.C. [1]; il colle Cidneo fu un punto strategico, dal quale era possibile osservare la verde e boscosa pianura, luogo di transito commerciale, luogo ben protetto dalle scorribande dei popoli che attraversavano la pianura. Brèc o anche Bric (o Brig, brg) è il posto scosceso, disagevole [2], che in tutte le lingue indoeuropee significa la stessa cosa : monte, colle, altura. Anche altri insediamenti di derivazione celtica nati su colli o promontori hanno difatti nomi similari, dal celtico brig-s-ia ovvero le alture (o brig = altura, in indoeuropeo bhergh = alto, eminente); possiamo pertanto affermare che Brescia ha la sua origine scritta nel nome come altre località nate da insediamenti celtici e sorte su promontori : Bresciello, Brione, Bresso, Brianza, Bressanone, Bressa in Gallia, Brexa in Spagna, Bragança in Portogallo ….
Anche la città di Brema nel Nord della Germania prenderebbe nome dal fatto che è posta sulla sponda del fiume Weser, ma allo stesso tempo su una lieve altura, dal sassone Bremen [3].
Così come la cittadina bretone di Brest il cui nome pare avere un’origine similare a quella di Brescia, come sappiamo la Bretagna fu una terra fortemente celtizzata. Discorso similare per la città bielorussa di Brèst situata in un’area interessata secondo alcuni storici dagli antichi Veneti o da popolazioni galliche migrate dall’attuale Belgio. Anche la cittadina di Bregenz in Austria fondata dai Celti col nome di Brigantion e rinominata dai Romani come Brigantium, da cui il termine Brigante riferito appunto alla tribù celtica dei Briganti, dal nome della loro terra di origine ovvero la Britannia (poi migrati nell’Italia Settentrionale a seguito delle invasioni germaniche, dal quale forse l’ origine del toponimo Brianza).
I romani con Augusto traducono il nome cenomane in Brixia o con la variante Brexia da cui appunto “Colonia Civica Augusta Brixia”. Ricordiamo anche l’ appellativo Brixia Fidelis che rivela il carattere dei Bresciani: la fedeltà a chi governa ma solo se chi li governa è stato scelto da loro. Forse fidelis per i Bresciani significa anche tenace, come dimostrato con la resistenza a Federico II, o le dieci giornate contro gli austriaci, ma anche la Repubblica di Salò; Napoleone li apostrofava dicendo in italiano “Voialtri siete brava gente, avete la testa calda”.
Il termine Brescia appare per la prima volta su trattati veneti e probabilmente nasce dalla venetizzazione del lombardo Brèsa o Brèssa e difatti nell’ attuale dialetto bresciano prende il nome Brèsa o Brèha, andà per Bréc conserva ancora il significato di andare a cercarsi qualche pericolo, proprio perché Brèc o anche bric come dicevamo è per definizione il posto scosceso, disagevole.
Esiste anche un’ altra versione dell’ origine del nome Brescia e risale alle migrazioni degli Illiri verso il 1100 a. C., essi si insediarono nell’ Italia del Nord molto prima dei Celti, si stanziarono in Veneto e sulle coste adriatiche. Per loro il termine o prefisso “Bre” (plurale Bront) deriva da Brention (attuale Brindisi da loro colonizzata) che significava cervo. Pertanto i toponimi che utilizzano tale prefisso come appunto Brescia o Brenta indicherebbero un antichissimo insediamento illirico e si rifarebbero al nome dell’ animale o alla ramificazione delle sue corna [4], tra l’ altro spesso rappresentate nelle maschere cerimoniali della cultura pagana (vedere il dio cornuto delle Alpi Cernunnos, i Krampus Sud-Tirolesi, i Mamuthones sardi o i danzatori bulgari).
In effetti il termine Bric di origine celtica (o ligure) sta a indicare una altura, nel cervo la parte più caratteristica nella cultura popolare sono appunto le corna che si elevano verso l’alto e gli illiri arrivarono prima dei Celti utilizzando come abbiamo visto il prefisso Bre per i toponimi. Pertanto, se volessimo considerare entrambe le due teorie come valide, i Cenomani per il nome del loro insediamento potrebbero essersi rifatti ai toponimi già affissi dagli Illiri che li avevano preceduti magari notando assonanze fonetiche e coincidenze con i loro termini.
Fonti :
Libro “Storia di Brescia – dalle origini ai giorni nostri” di Giuseppe Fusari
[1] https://www.itineraribrescia.it/cenomani/
http://www.bibrax.org/celti_storia/mediolanon.htm
[2] http://www.turismobrescia.it/it/percorso/le-origini-e-brescia-romana
[3] https://www.onomastik.com/on_geschichte_bremen.php
[4] http://cyclingpangea.com/ex-jugoslavia-quando-i-balcani-erano-lilliria/
https://it.wikipedia.org/wiki/Brescia
https://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_celtici_d%27Italia:_i_poleonimi_localizzati_(A-L)
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